Con il Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali del 17 dicembre 2024, n. 195, è stato approvato per la prima volta il “Piano integrato per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro”. Questo strumento innovativo, immediatamente esecutivo, rappresenta un punto di svolta: non più la sicurezza vista come un semplice orpello normativo, ma come un valore essenziale per la vita quotidiana, il lavoro e lo studio.
Il Piano nasce per promuovere azioni e programmi che potenzino la cultura della sicurezza in tutti gli ambiti, superando l’approccio meramente giuridico e orientandosi verso una tutela concreta e condivisa. Il Ministero del Lavoro, insieme all’Ispettorato nazionale del lavoro, all’INAIL e all’INPS (quest’ultimo coinvolto nelle campagne informative), coordinerà interventi che spaziano dalla formazione alla vigilanza.
L’obiettivo è affrontare il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro con un approccio sinergico tra istituzioni, imprese e lavoratori, imprimendo un cambio di passo deciso per ridurre infortuni e malattie professionali. Tra le priorità:
- Sensibilizzare e formare giovani e lavoratori;
- Sostenere le imprese nell’adozione di misure di sicurezza;
- Contrastare il lavoro nero, irregolare e il caporalato attraverso controlli mirati;
- Rafforzare le tutele per tutti i soggetti coinvolti.
Il Piano prevede cinque aree strategiche:
- Prevenzione e promozione: azioni per diffondere una cultura della sicurezza.
- Campagne informative: per sensibilizzare su rischi e soluzioni.
- Programmi dedicati ai giovani: per radicare una mentalità responsabile sin dall’età scolare.
- Vigilanza straordinaria: interventi mirati per settori critici.
- Interscambio di dati: ottimizzazione delle attività ispettive attraverso la condivisione di informazioni tra enti.
Operativo dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025, il Piano sarà costantemente monitorato per valutarne l’efficacia e aggiornato per rispondere alle esigenze emergenti.
Il Piano mira a creare un ecosistema di sicurezza, coinvolgendo attivamente istituzioni, imprese, lavoratori, scuole e comunità. I principali benefici includono:
- Riduzione significativa di infortuni e malattie professionali, grazie a controlli più efficaci, formazione mirata e una maggiore diffusione della cultura della prevenzione.
- Maggiore competitività delle imprese, che potranno rafforzare la loro solidità economica e immagine investendo in sicurezza.
- Crescita della consapevolezza tra le nuove generazioni, attraverso progetti educativi e percorsi formativi che instillino il valore della sicurezza.
- Migliore efficacia della vigilanza, con un contrasto più rapido e incisivo alle irregolarità grazie all’integrazione delle banche dati.
Per approfondimenti:
https://www.lavoro.gov.it/documenti-e-norme/normativa/d.m.-n.-195-del-2024.pdf